Castelnuovo di Val di Cecina (PI) cell. 339 6435094 (Pres. F. Giovannetti)

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M  
   
   
maccheronaio rullo di legno usato per tirare la sfoglia, mattarello
macchiaiòlo chi lavora nella macchia ( tagliatori, carbonai o cavatori di ciocco)
macchione fitto cespuglio di rovi o di intricata vegetazione
macèndola attrezzo per ricavare fibre tessili dal lino
macìa mucchio di sassi
macolato pieno di lividi, massacrato
màfero un bastone che s'impugna, ad esempio per guidare il cerchio
magàgna vizio, difetto intrinseco, che non si nota a prima vista, che si scopre dopo
maggio i fiori della ginestra ("Che se' stato a colle 'l maggio pe' la precissione?")
magnàno un fabbro specializzato in toppe, chiavi e altri minuti lavori in ferro; calderaio
magno l'ironia di chi si è un po' seccato a sentir parlare sempre della stessa cosa ("Giù, vediamo questo magno vestito!"
   "Andiamo a questa magna cena!")
malammannàto mal messo, scompostamente abbigliato
malescuro sorta di piccone usato per cavare il ciocco di scopa - zappascure
malèstro danno, guaio
malfidàto diffidente, chi non si fida ("Accidenti, come se' malfidato!")
mallegàto buristo
malvagia malvasia – qualità di uva bianca
manco nemmeno, meno
mane mattina
manfano persona dai modi maneschi e volgari, furba
màngano urlo,  grido, bèrcio (che si lancia, come un sasso, dato che il màngano era una macchina da guerra per lanciar pietre; 
  Fagli du' mangani,vuol dire "lanciagli due urlacci" "E che son questi mangani? Chetatevi!")
manicare mangiare con avidità: "Nato da un cane, l'ha manicato tutto!" 
manigordo manigoldo, cioè anticamente il boia (è quindi una offesa assai grave)
manutèngolo che tiene mano, ruffiano
marchese mestruo delle donne
marchingegno espediente, metodo piuttosto complicato ma anche particolarmente abile
marco o marchino birbante (detto ai bambini, in tono scherzoso)
marimettere iniziare a consumare (" Oggi ho marimesso il presciutto" )
marmàto qualcosa molto freddo; freddo come il marmo ("Quest'acqua è diaccia marmata")
marmicciare tocchicchiare, ciacciare
marrubbio persona grezza, villano, zoticone
marruche  ruvida come le marruche  - marruca –pianta delle ramnacee ramosa e spinosa 
martinìcca il freno posto dietro le ruote dei carri; stanga di legno pesante, appesa dietro i carri e le carrozze,che, tirata da funi, 
  preme sulle ruote, frenandole
marva malva
marzocco una cosa ghiozza.
masa fare la masa, consiste nello strofinare con forza le nocche della mano sulla testa
mascè purè di patate
materia pus
màtrangolo giovane forzuto e privo di garbo ("M'ha fatto male, quel matrangolo!")
mattaione terreno asciutto e sterile, argilla
mattana comportamento anomalo dovuto a cambiamento di umore che sfocia in ira
mattarello strambo, pazzerello
matterìe bizze dei bambini, ma anche manifestazioni di pazzia
màzza robusto bastone di legno
mazzacane ragazzaccio spregioso e violento, tale da divertirsi ad ammazzare i cani
mècco voce spregiativa, ( in antico significava "adultero")
melone mortadella
méncio floscio, privo di consistenza
mentovare rammentare
mércato marcato, cioè segnato con molta evidenza dalle botte prese "chi ti ha mercato cosi??"
meriggio ombra - stare al meriggio - 
messomisìa è concessione parziale o "una tantum"  ("Per questa vorta, messo mi sia, ma poi più, eh!"); probabilmente non si tratta 
  di "mettere", come metafora sessuale, ma di "ammettere", che ha perso la "a" iniziale;questa seconda ipotesi 
  è meno suggestiva, ma più probabile
mesticciare trafficare senza garbo e senza costrutto (" E smetti di mesticcià!" )
mestolone persona grande e grossa
mestone il bastone col quale si gira la polenta nel paiolo
mettere metafora sessuale per "infilare" ("Gira e rigira, questa vorta gliel'ho messo" "Quella ruzza, ma un se lo fa mètte"
   "Per mèttelo, bisogna aveccelo" "Mèttelo e cavallo è stato tutt'uno")
mezza e tutta gioco con le figurine - era TUTTA quando le figurine gettate in aria cadevano tutte volgendo la stessa parte 
  (fronte o retro) ;  MEZZA quando erano metà in un modo e metà nell'altro
mezzaluna attrezzo da cucina che serve a fare il battuto
mezzanàle parte di mezzo dell'animale; nel maiale, salato, diventa pancetta o rigatino  
mezzano sensale, intermediario
mèzzo bagnato, intriso
miccino fare a piccino usare una piccolissima quantità
micco impacciato, imbranato, rozzo, sciocco
michelaccio sinonimo di bighellone, vagabondo - usato come arte di Michelaccio detto di persona che non ha voglia di nulla -
   L'arte di Michelaccio, mangiare, bere e andare a spasso
midolla mollica del pane
midollone persona senza carattere
miga mica ("Non sono stato miga io…")
migliaccio dolce fatto con sangue di maiale
mignare colpire, dare giù con decisione
mignàtta sanguisuga; un seccatore petulante e sfacciato che non ti si spiccica
misdèa Misdea era un soldato che, all'inizio del secolo,   massacrò un gran numero di commilitoni; perciò "fare 
  misdea" equivale a fare strage
mocca denaro
moccio moccolo
moccolo mozzicone di candela, moccio, bestemmia
moggio misura di capacita’
mogio abbattuto, avvilito
mòlle bagnato o bagnata
mòlle bagnato o bagnata -"molle zuppo" sta per bagnato fradicio
monda avere la testa monda, senza capelli
mondare sbucciare
monte grande quantità
montedomini ricovero, casa di riposo per anziani
montìno mucchio, monticello ("Ha' visto quanti montini n'ho fatto?")
mòrca morchia, deposito grasso e nero dell'olio, lubrificante per le ruote dei carri
mortale stanco morto, sfinito
mortesecca gioco dei ragazzi che consiste nello svuotare una zucca, fare dei fori a mo di occhi, naso e bocca ed accendervi 
  una candela dentro
mòrvido morbido, tenero
mosca zitto e mosca
mostaccione labbrata, schiaffo sul muso
motaio fango, melma
motaio luogo pieno di mota
mottarello gelato con lo stecchino prodotto dalla Motta
mòzzo grossa zolla di terra
muccata musata o testata  (come fa il vitello per sollecitare la poppata)
mùci zitti! silenzio!  è un imperioso invito a tacere: "Zitto e muci!"
mùcido muffito, rancido, quasi andato a male
muffire ammuffire 
muffito avere la muffa
muscido sapere di muffa
muta cambio totale di abiti.
mùtolo muto ("Lo vedi, porino, un ti po' risponde, è mùtolo") - si dice anche di un cane che non abbaia in passata
   
   
   
N  
   
nafantare affaccendarsi senza logica e quindi anche rimuginare o vaneggiare
nàghe uno che vuol fare il furbo o il "ganzo"
nana oca, papera
nappa naso grosso - longobardo/germanico da napp(j)a (naso)
nappola ornamento di più fili uniti insieme a una estremità
natta escrescenza carnosa della gengiva "dare di natta" vuol dire darci dentro senza riguardi
nazzicare fare, darsi da fare, più all'apparenza che con qualche risultato 
né oi né ai niente "non dire né oi né ai": non dire assolutamente niente
nemmanco nemmeno
nénne latte (voce infantile)
nèrchia nerbo, membro virile
nesci far finta di non sapere una cosa
nicchìsse niente  ( deformazione dalla lingua tedesca)
nidiandolo uovo di legno da mettere in un nido per spingere le galline a farne altri e covarli
nidio nido - "che sei di nidio?" si dice ad una persona ingenua
ninnolo balocco
nino usato per apostrofare qualcuno:" O nino, ma che vòi?" "Poro nino, quanto sei bischero!"
nisba un bel niente   (dal tedesco nichts niente )
nissuni nessuno
nòcco robusto, grosso, a volte duro di comprendonio
nòe no
nomèa fama (più spesso cattiva che buona);  reputazione in senso spregiativo - avere una nomea
nominato famoso
nostrale che è stato prodotto o raccolto nei dintorni
nottola pomello in legno per chiudere uno sportello di un mobile o una porta
nòttolo babbèo ( il nòttolo era una sorta di saliscendi: "stà a scòte     'l nòttolo" significa stare a perdere tempo, come 
  chi tira su e giù il nòttolo e non si decide a entrare o uscire
nucciola lucciola
   
   
   
O  
   
   
o! voce di saluto incontrandosi
odori erbe aromatiche dell’orto
oimmèi,   ohimè, povero me
oimmène ahimè, poveri noi, detto anche con sorpresa e sgomento
oioi esclamazione di dolore
oioìna esclamazione di dolore e di paura
omo uomo
onco schifo, da vomitare , senso di nausea
oncone conato, sforzo di vomito
òpra lavoro "andare a opra": lavorare per qualcuno
opre lavoro di una giornata
oprire aprire
ora del pastore ora del rientro a casa.
òrca a traverso sulla spalla   "portare a orca" 
ordinòtte ora di notte, l'ultimo suono della campana nella giornata
orèppoco poco fa
òri gioielli
oriòlo orologio
ova uova
   
   
   
P  
   
   
pa(n)llavàto pan bagnato
pacchia situazione di piena soddisfazione – "E’ una pacchia!!"
pacciàme l'erba alta dei campi incolti
pacenzia pazienza
padellaio si dice di chi sbaglia il colpo
padellare mancare il colpo, sbagliare totalmente
paga sta anche per colpo, mazzata 
pagaccia uno che non paga i debiti o non rispetta gli impegni
pagare picchiare, dar botte es. fare un pagato
pagàto un carico di botte ("Se un ti levi di qui, ti faccio un pagàto!")
pagliaio grande cumulo di paglia innalzato durante la battitura del grano
pagnerina piccola valigetta portapranzo
pagnìccia o paniccia impasto appiccicoso - mota
pàgo pagamento ("Si pòle avé da mangià a pago?" "Manco a pago me lo dài?")
paiolina piccolo recipiente di ferro montato sopra un trepiede dove il falegname liquefaceva, sul fuoco, la colla di pesce.
paiolo recipiente rotondo di rame ,con manico in ferro,che si appende alla catena del camino usato per la polenta
paiòtto gemello ( " Que' due son paiòtti!" )
pàlchi soffitta ("Bisognerà andà ne' palchi, a vedé se si ritrova!")
paletto spranga di ferro usata come chiavistello
pallàto a macchie rotondeggianti, detto del mantello di un cavallo o di una mucca
pàlle appellativo dispregiativo . coglione -  ("Senti, palle.." "Quello? E' un poro palle!") 
palle e santi equivale a testa o croce, deriva da una antica moneta fiorentina dove era raffigurato da una parte lo stemma 
  dei Medici e dall'altra S. Giovanni Battista
palletico tremore delle mani
palloccoloso noioso, uggioso; difficile e lungo "farla palloccolosa" farla lunga
palloso noioso, uggioso
pampano pampini delle viti
panchina lato della strada ai margini della carreggiata
panciolle voce di origine fiorentina “con ogni agio”, "stare in panciolle"
panétto forma rotonda di pane
pannina stoffa
panténna pantano, fango tenace
papa prima pallina della fila – solitamente distaccata dalle altre detto anche PIRO
pappachiepita persona con poco sangue nelle vene, bonacciona
pappiè (dal francese papier) documento scritto e noioso, ma anche romanzina, "Gli ha fatto un pappiè! "
paraculo persona che finge di subire l'altrui violenza o prepotenza, pronta a cedere e sottomettersi per fini di iteresse personale
parare custodire, sorvegliare
parata riparo, a caccia è di frasche, per non farsi vedere dall'animale
pari e patta far pari, pareggiamento di conti
parte  fare una parte (o una partaccia) a qualcuno significa dirgli il fatto suo, metterlo a posto un volta per tutte
partire tagliare, dividere
passata il cane che segue una pista è in passata - ferma capelli per bambina
passatoia colapasta
passiccio o passito né fresco né troppo stagionato
passìno passatutto, vaglio, filtro
pasticca pastiglia, compressa medicinale, detto anche in modo affettuoso ad un bimbo "ciao, pasticca"
pàstine campo lavorato
pastrano stato di prostrazione, come di chi porti un pesantissimo cappottone ( quando un uccellino ha il pastrano, cioè stenta
   a stare ritto, vuol dire che è question di poco )
pastrocchio fare un pastrocchio – fare confusione
patàcca macchia d'olio sul tessuto
patàffiare divorare, ingozzarsi "Guarda quel lotro come pataffia!"
patanòccolo qualcosa di grosso, bello e sano,: parlando di funghi: "Guarda che patanòccolo ho trovato!"
patta - pattone colpo assestato sul collo o sul capo
patto spazzatura, immondizia
pattone schiaffone
pecchia buccia interna della castagna
pecorine fare le pecorine: pezzettini di pane e companatico fatti per invogliare i bambini piccoli a mangiare
pecorone si dice di un bimbo che piange spesso e a lungo; pecorare, belare.
pedàgna pianta giovane, nata al piede di una più grossa
pedina "andar via di pedina" quando un fagiano scappa senza volare traendo in inganno il cacciatore
pèlaghi brutte acque "Questa vorta sò ne' pelaghi davvero!"
pelare farsi portar via i quatrrini
pelate castagne bianche quindi non ancora ben mature fatte bollite
pellàncica nella carne, membrana o pelle resistente e non masticabile
pena dolore acuto e improvviso, in genere nella zona addominale
penare faticare per raggiungere uno scopo – anche penare poco cioè fare alla svelta
pènera laccio di crine di cavallo per catturare merli, tordi ecc.
pènero frange di un tessuto , asciugamano, scialle o coperta
penerone persona che pende come una pènera, cioè ciondola e non fa niente
penicare penare, faticare ("O che si penica,  in tre balletti ci siamo!" )
pepita pellicina che si forma sulle dita 
pera scorreggia, ma anche contenitore di gomma che riempita di acqua o camomilla calda serviva a fare il clistere ai bambini
perappòsta contrapposto a per davvero, significa cosa studiata, non vera, fatta non seriamente e quindi per gioco 
  ("Ma si fa per davvero o perapposta?")
percèlia per scherzo, per cèlia  viene usato però come un'unica parola, al punto di dire:"L'ho fatto di percèlia"
peretta interruttore volante di legno o plastica a forma oblunga con pulsante atto ad accendere, dal capezzale del letto, 
  la luce nella camera
pericolarsi mettere a rischio la propria incolumità o il proprio stato
pèrnio perno; si dice di persona diritta, di grande onestà e specchiate virtù
pero fare pero … essere stanchi - non farcela più
pesce tradizionale dolce pasquale;  gonfiore su una parte del corpo
pesche occhiaie dovute a stanchezza o malattia
pesticciare calpestare
péta scorreggia
péta vestita scorreggia con "cacca" nelle mutande
petécchia macchiolina rossa della pelle, tipica di malattie infettive
petinicchio o pitinicchio  mettersi a contratastare in modo acceso, puntiglioso
petràccola trappola per uccelli, fatta con una pietra, sostenuta da uno stecco instabile
pettata salita molto ripida
pettiere pettirosso (si dice anche di qualcuno molto ingenuo che cade in un tranello )
pévera imbuto di legno, usato nelle cantine; parte dell'annaffiatoio
pezze pezzi di stoffa usati per fasciare i bimbi – pezzi di stoffa la mettere sopra le calze quando si mettono gli stivali
pezzette indumento intimo femminile che veniva usato durante le mestruazioni; 
pezzòla fazzoletto sia per soffiarsi il nache che da mettere in testa
piàggia ripido versante, scoscendimento del terreno
pianelle ciabatte
piattàia mobile, in genere sospeso, atto a contenere i piatti
piattola scarafaggio nero
picca bizza – piccarsi – fare le picche – rispondere picche
picchè specie di stoffa - piquet
picchiantàna serie di colpi fitta e rumorosa - rissa ("Hanno fatto una picchiantana")
pìcchio colpo, botta
picchio-pacchio uova strapazzate con sugo di pomodoro
pìccia più cose ( in genere frutti o funghi ) attaccate insieme
piccinaccio bambino, marmocchio
piccoso persona che si impunta anche in modo ingiustificato
piciòttolo sorta di pasta allungata, ottenuta sfregandola tra le mani (quando uno è molto sudicio, si dice che "fa i piciottoli"
  basta sfregargli la pelle)
pigionale chi paga la pigione, affittuario
pigiòtto la rapida pressione di un dito o della mano ("oiòi! m'ha' dato un pigiòtto 'ndove mi fa male!")
pigliare prendere
pignàtta pentola di coccio, piu stretta alla bocca e panciuta
pillàcchera involucro dei semi di una pianta, munito di piccolissimi spini che si attaccano agli abiti
pillottare farcire la carne dell'arrosto con rosmarino, aglio ed altre erbe aromatiche
pilza capicollo, coppa
pinarolo,  fungo mangereccio frequente nelle giovani pinete -Boletus granulatus
pinàto pieno, duro, sodo e compatto come una pina, cioè una pigna, verde e chiusa ("Non capisce, è duro pinato!" )
  "Quel bimbo è grasso pinato"
pinco esclamazione spazientita con cui si risponde a chi scoccia:    " O pinco!"; o a chi insiste:"Chi te l'ha detto?" "Pinco!".
  significa anche una persona qualsiasi "Pinco Pallino"
pinolate dolci rotondi utilizzati per colazione. Il nome deriva dal pinolo che era sopra per guarnizione
pinta spinta ( "a mezza pinta" significa a metà, non concluso)
pintare spingere
pinzare pungere, in genere punture di insetti
pinzimonio condimento per verdura fatto di olio, pepe e sale
pìo si dice di un occhio più piccolo o poco centrato e non funzionale
piòllo lento, impacciato, inerte
pionòno Pio IX°. Si è perso il ricordo del personaggio e delle motivazioni, ma è rimasta l'imprecazione:"Accidenti a pionòno!" 
pìpi pisellino dei bimbi
pipita filamento cutaneo che si stacca vicino all’unghia
pìppolo un punto, un pallino, (anche in rilievo) in ogni caso un piccolo segno circolare ("Bellino davvero questo vestito a pippoli!"
   "Bada quanti pippolini rossi m'è venuto sulla pelle!" "Un si vede più nulla, a fatica un pippolino così!")
piro o papa il primo della fila, staccato dalle altre, nel gioco a palline
pirulìno cappellino o pomellino in cima a un perno; uomo volubile o di poca sostanza
pisana pancetta arrotolata abbastanza grassa
pisciacani fiori gialli, che crescono ai bordi delle strade e perciò così screditati
pisciolino un filo d'acqua ("con questo pisciolino, a empilla ci vol tre anni")
pispole raffiche di vento freddo "Tirano certe pispole!", ma anche colpi inferti con violenza 
pìspolo qualcosa di allungato o che sporge (di un pesce:"Bada che pispolo ho chiappato!"o di un appiglio:"attacca
   il grembio a codesto pispolo"
pìssero voce infantile per pisello
pitignàcchera ragazza piccina e brutta
plù o prù nel linguaggio dei ragazzi una pioggia di oggetti (figurine, palline),  gettati in aria, per fare quindi a chi più ne piglia
poccia poppa, mammella
pocciare  poppare, succhiare ("Bimbo, smetti di pocciàtti il dito, che se' grande!")
polendone all'apparenza grande e grosso, ma lento e svogliato  
pollìni parassiti dei polli 
pollìno del pollo, come il pollo ("Quello c' ha l'occhio pollino!")
poltrìzzo un letto non rifatto da tempo o poco pulito
pomacciolo strofinaccio imbevuto di colore diluito in sostanza alcolica usato per lucidare il legno
ponsare respirare sotto sforzo; ansimare ("Questa salita ci fa ponsà!")
po'-po' qualcosa di grande "Che po'-pò di scemo"
popone melone
pora/poro/porino povera/povero. Si dice anche di una persona scomparsa ("La pora Tizia o il poro Caio")
porcàio non è il guardiano dei porci, ma un luogo o una situazione molto sporchi
porcàstro il cucciolo del maiale o del cinghiale
porcùmbolo o porcombolo un po' diminuitivo e un po' vezzeggiativo del troppo crudo "porco"
poretta/o poveretta/o
poro povero, poverino ma anche in senso spregiativo "poro brodo!!"
posatino panno per asciugare le stoviglie, asciughino
postale corriera, autobus
potino colui che pota le piante
pòtta il sesso femminile
pottaione gagà, uno che esibisce se stesso o le proprie qualità per far colpo sulle donne, elegantone
pottata spacconata, vanteria, cosa di apparenza e non di sostanza
pottino giovane snob
prégna gravida
presta se si presta: se è il caso 
prete telaio in legno da mettere dentro al letto e a cui si appende lo scaldino usato per riscaldare le coltri
pretecocò insetto con le ali nere a pallini bianchi e una striscia gialla sull'addome
prétto puro ("Il vino lo vòi pretto o annacquato?")
priccico contadino - ignorante
prìccio integrale,totale,allo stato puro, grezzo ("ma se' proprio un'ignorante priccio!)
procaccia persona che si incaricava di portare a pagamento vari generi di mercanzia da un luogo ad un altro oppure 
  di eseguire commissioni
proda margine, bordo del campo
pru fare la pru - in un gioco da ragazzi gettare in aria le figurine e poi chi le prende le prende
puce secca generalmente alle dite della mani - quando  il polpastrello rimane tra un arnese e si forma un grumo di sangue
   sotto la pelle.
pucino pulcino
pucioso pieno di puci, cioè di pulci, sporco e malandato
pula polvere, involucro dei chicchi del grano
pulimànte addetta alle pulizie
pulléra macchiolina nera e rotonda di sangue pesto sulla pelle; puce secca; donna facile
pulléro puledro
punto niente, nulla
pupola fungo mangereccio tipico del castagneto - lepiota procera; altri nomi bubbola, mazza di tamburo
puppa poppa, mammella
puppaiòla biberon
puppare poppare
putacaso metti il caso
puzzitèro una gran puzza che si solleva e ristagna

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