Castelnuovo di Val di Cecina (PI) cell. 339 6435094 (Pres. F. Giovannetti)

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G  
   
   
gabonchio piccolo, di poco peso e apparenza
galla vescica che si forma sulla pelle
gallare voce volterrana per sbagliare - "l'ha gallate tutte !!"
gallellore innumerevoli - "Sono tante quante le gellellore"
gallera escrescenza leggerissima che producono le querce
gàna gola ("Ha una gana che mangerebbe il buio")
ganascino presa della pelle della guancia tra l'indice e il medio (può essere un gesto scherzoso o, in caso di torsione, 
  anche molto doloroso)
ganghero/gangheri cerniera di porte o finestre – uscire dai gangheri –dare in escandescenze
ganone goloso, avido, ingordo
ganzata azione degna di ammirazione, eccezionale, ma anche una furbata
ganzìfero interessante, curioso, da considerare
ganzino furbastro
ganzo curioso, interessante, simpatico,attraente,divertente, furbo - anche amante
garbare piacere, essere gradito
garbato educato, corretto
garbo leggiadria, eleganza, stile e correttezza "non hai punto garbo - vai a prenderlo a Lucca"
garetto caviglia
gargàna grande bocca o gola ("Usciva una gargàna d'acqua" oppure a chi mangia come uno sfondato: 
  C' ha una gargana che non finisce mai!)
garganella a garganella quando si beve al fiasco senza toccarlo con le labbra
gargarozzolo parte mediana della gola dove c'è il pomo di Adamo
garoso impaziente, che scalpita, che non sta alle mosse
gasperona rudimentale pistola, fatta con un bossolo vuoto, un chiappino e  un cerino
gasse bombola di gas
gatta grande sbornia - "Ha preso una gatta che une stava ritto"
gattabuia carcere- prigione
gattaiòla buchetta che si fa nella parte bassa delle porte perche' il gatto possa passare quando sono chiuse
gattonare seguire qualcuno nascostamente, come il gatto che caccia
gazzina o cesena-uccello dei passeriformi simile, per dimensioni, al tordo
genìa genere, razza, stirpe, schiatta ("Noi un siamo di quella genìa" "Con quella genìa un ci voglio avé gnente a 
  che fà" "Malidetta tutta la su' genìa!")
gentìne intercalare, nel discorso vale  "brava gente"( "Sentite, gentine" "Via, gentine, così un  è propio possibile!")
  Esclamazione a sostegno di una propria affermazione - "Oh gentine ! cosa è successo ….."
ghebbiata caduta rovinosa
ghebbio gozzo degli uccelli o dei polli
ghènga un gruppo di persone di cui è bene non fidarsi e da cui stare alla larga; compagnia di amici – (Sono una Ghenga!!)
ghiaccèra ghiacciaia, (un tempo pozzo ampio e poco profondo, riempito di neve in inverno, poi coperto da fascine
   e terra, sì da conservarla fino all'anno seguente, prelevandone il ghiaccio soprattutto ad uso dei malati)
ghiaino ghiaia di piccolissime dimensioni in uso per giardini o parchi
ghiaiòttolo un grosso pezzo di ghiaia
ghiandìne numeri della tombola "rumali" !! si urlava al Bigio che li estraeva
ghiàndine termine di senso oscuro, usato in associazione a Dio come imprecazione o bestemmia (forse è una forma arcaica 
  di "glande")
ghiègo cedimento ( " le gambe mi fanno ghiègo")
ghigna è una ghigna- si dice di persona molto decisa, senza paura; volto corrucciato, faccia tosta
ghignaccia faccia di bronzo, sfrontato
ghingheri  in ghingheri si dice di persona che si è vestita elegantemente
ghiozzo grossolano
giacchettata azione facile che non merita nemmeno di parlarne
giaciùta impronta lasciata sull'erba da un animale
giaggiolo iris 
giallarello  fungo - Cantharellus cibarius - altri nomi locali galletto, gallinaccio
ginepraio situazione ingarbugliata e di difficile soluzione
gingillo ninnolo - bimbo esile e magrolino
gingillone colui che ama gingillarsi cioè baloccarsi senza concludere nulla
ginse jeans
giocolante saltimbanco, giocoliere
giocolante saltimbanco, giocoliere
giocolante saltimbanco, giocoliere
giomella misura di quantità - corrispondeva a quanto poteva essere racchiuso nelle due mani unite.
giorgia dalia
giornino ricamo, orlo a giorno fatto su tovaglioli, federe ecc.
giostrare faticare, ingegnarsi con abilita' in situazioni difficili
giovaréccio giovereccio -  cosa o persona di cui ci si può giovare e quindi appetibile e desiderabile
giovarsi valersi, servirsi di qualcosa o qualcuno senza averne motivo di disgusto o ripulsa 
giramento perdita di equilibrio ma anche giramento di ciglioni
girata passeggiata, ma anche "ma va a fa una girata" per mandare qualcuno a quel paese..
girelloni perdigiorno, stare in giro senza concludere niente 
girigògolo giri inutili, cerchi o curve senza senso ("Scrivi, un fà tanti girigogoli")
girumétta giravolta
giùbba giacchetta (era anticamente una veste, maschile e femminile, da portarsi sotto (giù), rispetto alle altre; giacchetta 
  specialmente quella da lavoro che si indossa tutti i giorni
giucchiccèra a persona poco sveglia ( che forse, unico a non saperlo,  poneva ripetutamente l'ingenua domanda:" Giù chi c'era?" )
giuggiola frutto del giuggiolo
giugnola frutto selvatico
giulèbbe bevanda molto dolce, sciroppo
giumèlla sorta di misura, ottenuta giungendo le mani
giunta abbuono - "Quanto mi dai di giunta?" "Oggi si corre senza giunta!"
giustacuore gilet
gnàmo andiamo (molto usato anche come intercalare)
gnaulare miagolare
gnegnero intelligenza – avere poco o tanto  gnegnero
gnènte niente - "Te pòi dì cosa ti pare, un'è gnente vero!"
gnorante ignorante
gnorri fare lo gnorri – far finta di non sapere
gnudare spogliare, denudare
gnudo nudo
gobbo fante nelle carte da gioco toscane
gocciola goccia
godìo grande,  forte ed intenso godimento
golaccia persona di molto appetito, insaziabile, a qui tutto piace
golìno stretta al collo ( nella lotta: "Non vale, m'ha fatto golino!")  " fare il golino" colpo alla gola con il palmo della mano 
  aperta e pollice divaricato
gollo immobile, assorto, distratto e indifeso - cosa quasi sospesa, in cima ("E' gollo gollo")  ; rigonfio
golone goloso
gommino elasticino di gomma
gommone caramella gommosa, di solito alla frutta o al "regolizio"
gòra canale artificiale che dal torrente porta l’acqua nell corta del mulino, ma anche striscia su un tessuto, che 
  ne altera l'aspetto - alone lasciato da una macchia non ben rimossa.
  longobardo/germanico da wora (chiusa)
gorfe golf, maglia
gorgia gola , il doppio mento si chiama "pappagorgia"
gorpe volpe
gota guancia
gotto bicchiere di vino
governare dare da mangiare agli animali
gragnòla grandine
gramo misero - longobardo/germanico - da gram
granata scopa
grandiglione ragazzo troppo cresciuto in mezzo ad altri più piccoli; cresciuto precocemente
granocchia ranocchia
gratèlla griglia, graticola per arrostire le carni sul fuoco
graticcio stuoia di vimini per seccare la frutta, pomodori ecc.
grattacàcia primula
grattare grattugiare il cacio sui maccheroni  ma anche rubare
grattatoio termine usato dai cacciatori per indicare un luogo dove si è grattato, la lepre, la volpe o il cinghiale
grèbano contadino, rozzo, villano
grécchio detto di chi fa troppe moine e parla in modo sdolcinato ed effeminato
grembio grembiule
gremigna erba infestante delle graminacee
gremignolo baco che vive nella gramigna usato per tendere le tagliole - veniva allevato in secchi con semola, stracci e carta.
grénno muco del naso, moccio
greppia mangiatoia per animali - longobardo/germanico da kripja o kruppja (mangiatoia)
gréppo modesto ma ripido rialzo del terreno; proda rialzata
gretolare frignare, bofonchiare con insistenza e in  modo snervante; piagnucolare
grifiata battere il grifio (viso) in una rovinosa caduta
grìfio il muso del maiale o del cinghiale
grondino  bicchiere da mescita di misura contenuta
groppoloni gropponi, cioè a quattro zampe e con la groppa in su
gropponata cadere battendo la schiena, ma anche bagnarsi in abbondanza- una gropponata d'acqua
groppone schiena, dorso, spalle
grottata sassata
gròtto sasso, pietra
gruccia bastone per attaccare gli abiti negli armadi
grufolare rimuovere il terreno come il cinghiale col grifo e quindi"mettere il naso"; guardare nei cassetti mettendo disordine
grufolone ruzzolone, caduta accidentale
guaìme erba tenera, che si taglia ad agosto ( "Giù a guaime" vuol  dire a terra)
guanciòla guanciale, guancia del maiale salata ed essiccata
guasi quasi
guazza rugiada che lascia un bagnato quasi come la pioggia - longobardo/germanico - da wazzer (acqua)
guea uccello che emette un suono stridulo e sguaiato- "Ha una voce come una guea"
gugliata piccola quantità di filo per cucire
guglielmone comignolo di ferro girevole con il vento. Persona che và con il vento, voltagabbana
gusto orgasmo
   
   
I  
   
   
iii vai! ( si diceva agli animali: bellissima voce in perfetto latino )
iànsi dianzi, poco fa
icasse/icas autobus che faceva il servizio extraurbano e ci collegava con Siena
iermattina ieri mattina 
imbastire cucire con punti lunghi e filo poco resistente – anche imbastire un discorso, una discussione
  longobardo/germanico - da bastan (cucire, dare punti)
imbezzicare imbeccare
imbiffare centrare, indovinare, azzeccare, da "biffe", pertiche con segno da traguardare 
imbraca buttarsi sull'imbraca vuol dire  non lavorare, come i cavalli stanchi, che si lasciavano andare e non tiravano più
imbrodarsi insudiciarsi, imbrattarsi
immène vedi  oimmène
impaccioso impiccione, ficcanaso che si intromette nei fatti altrui
impallare avere qualcuno o qualcosa davanti che non ti permette di vedere bene
impannate infissi (ricorda l'uso di coprire le finestre con un telaio su cui era fissato un panno)
impelagarsi impegnarsi in qualcosa o con qualcuno  che può arrecare anche danno "mi so impelagato con un affare"
impiastro ragazzo che fa confondere "sei un impiastro!!"  - impiastro di seme di lino
impippiare mangiare con avidità, ingozzarsi, rimpizzare ,anche far mangiare un bimbo per forza
impòsto punto di raccolta, carico e spedizione della legna tagliata
incaciarsi eccitarsi, arraparsi del maschio ("Ragazzi, quella come mi fa 'ncacià!")
incapacciato intestardito ("Oh! s'è incapacciato di fà così e un c'è cristi"); ma esprime anche una forma di malessere 
  ("Oggi mi sento un po' incapacciato")
incatreppolare  intrappolare
inchiodato pieno di debiti
inciampicare inciampare
incignare iniziare, cominciare ad usare qualcosa
incontrario contrario – all’incontrario
incòtto cotto dentro
indorcire addolcire, zuccherare ("Ma l'ha'  'ndorcito questo caffè?")
indove dove 
infamàto marchiato da una pessima fama, mascalzone (ma si dice per scherzo anche ai ragazzi un po' troppo birbanti)
infinocchiare ingannare
infistuchire mettere il fistuco, segno della riproduzione di alcune piante
infrascata una paratia di frasche, costruita per nascondiglio o riparo
infreddatura  raffreddore
infruscare confondere le idee, imbrogliare ("Di qui..no di là….mi so' infruscato!")
infunato E' furbo infunato - molto scaltro
ingannìno imbroglione ("Te se' un ingannino!"  "L'ingannino un fa' mai pro")
ingazzurrìto eccitato, brioso
ingegnìno persona ingegnosa, che sa trovare soluzioni
inghebbiare inghiottire, ingoiare
ingiovibile sporco, da non giovarsene
inguattare nascondere
insòglio pozza di acqua fangosa, dove "s'insoglia", cioè s'immerge, il cinghiale
insugherito informicolito, intorpidito
insugnare ungere con la sugna, cioè il grasso di scarto del maiale
intestato messo in testa, incaponito ("Quando s'è intestato di fà in un modo, lo fà, è inutile confondicisi!")
intimpanito teso e duro come la pelle di un tamburo ( tìmpano)
intingolo sugo, salsa
intopare trafficare
intrampalare inciampare, come chi abbia i trampoli
intremotìto tremante, spaventato - anche eccitato
intristito chi ha acquisito un aspetto malsano e mostra segni di malessere o malattia
introgolarsi  insudiciarsi – imbrattarsi - longobardo/germanico da trog
invervorito infervorato, cioè accalorato
inzanzinare intrufolarsi, immischiarsi
inzanzinone colui che inzanzina
ire andare
   
   
   
L  
   
   
labbrata schiaffone sulla bocca, colpo dato sulle labbra con il dorso della mano
labbrìno lo sporgere del labbro inferiore, che nei bambini annuncia una crisi di pianto
làcca un colpo, una botta forte e sonora
lacchezzo raggiro, imbroglio
laniccio sudicio che si forma a fiocchi sotto i mobili
lapisse lapis
lardaiolo fungo mangereccio - Hygrophorus russola - nasce nei boschi di quercia nel tardo autunno 
lardellare farcire l'arrosto con erba aromatiche e lardo
làstra il vecchio ferro da stiro, fatto d'un unico pezzo di ferro fuso
latrìna cesso e anche persona ad esso assimilabile
lazzerone persona peco per bene
fermo (l'etimo è forse più antico, contenuto nella parola "lemme" e nell'etrusco "lemni", probabilmente "ferma, arresta"
lecca botta, percossa – ("Gli ho dato una lecca!!!") 
leggèra uomo dappoco, di poco valore e senza mezzi, persona di poco peso ( anche di scarsa affidabilità economica:
   "Quello è una leggèra".)
lellera o lillera edera
lèmme piano o molto delicatamente ("Vai lemme! Vacci lemme, lemme!")
lèmme-lèmme piano piano 
lènte allentato/a ("Sta' attento, quella rota è lènte!")
lenzola lenzuola
leofante-liofante elefante
léppa tremarella, timore, paura, al punto di farsela addosso ( "Quello ci ha una leppa al culo!")
  longobardo/germanico da slipan (paura)
lercio sudicio, sporco
lernia bimbo di poco appetito 
lèsina sottile punteruolo da calzolaio; detto di persona molto restìa a dare
lesso bollito, carne bollita nel suo brodo
leticare litigare
levatrice ostetrica
lézzo di malumore, scontroso (" madonna, come sei lézzo!"); ma anche cattivo odore
lìcite cesso, gabinetto ( dal latino "licet", cioè è consentito, è permesso)
lieggiù laggiù
liessù lassù
lilleri quattrini, soldi – senza lilleri non si lallera
lìllero o lellero albero dove si è arrampicata la "lillera" o "lellera", cioè di edera
lìllo voce infantile per pisello
liofante elefante
lìsero liso, consumato
locco allòcco, babbèo, stolto - longobardo/germanico da lik (incerto/vuoto/non compatto di spighe)
loco anche logo o loco comodo, la latrina
lodola allodola
loia o lozza sudicio incallito su cose o persone
lombardo "tutta codesta pastasciutta 'un la mangia manco  un lombardo" nel senso che è tanta, troppa!!.
lonza sul fianco - sta fra l'anca e le costole
lotro otre, senza fondo, ingordo, vorace   " mangiare come un lotro"  
lucignola innocuo serpentello di piccole proporzioni
lucignolo persona secca - parte di una lucerna o di una candela - "tenere il lucignolo e buttare via l'olio"
lùcio tacchino
lumicino "essere al lumicino"  alla fine della vita
lungagnàta cosa che si prolunga tediosamente oltre il giusto, divenendo insopportabile; lamentela lunga e fastidiosa
lupino callo che si forma sul dito di un piede
lusco usato come locuzione "tra il lusco e il brusco" cioè mezzo al buio

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